CLAUDIO LIA e MARA FUX Piccole strategie di sopravvivenza familiare Circolo Funzionari della Polizia di Stato Roma

COMUNICATO STAMPA → Le Opere di Claudio Lia e le pagine di Mara Fux, con Alessandro Cerreoni che dialoga tra i due Artisti, si incontrano per la presentazione del volume dal titolo Piccole strategie di sopravvivenza familiare che si terrà, su invito accreditandosi al numero 338 4279858, Sabato 11 Ottobre 2025 dalle ore 18.30 presso il Circolo Funzionari della Polizia di Stato di Roma, Lungotevere Flaminio al civico 79. Il libro di Mara Fux, di estrema attualità, edito da Prospettive editrice, indaga analizzando e approfondendo sull’attrazione tra due persone, alimentata da fattori inimmaginabili che gli altri non colgono nemmeno in lontananza. Di seguito una brevissima anteprima del libro … bussando sulla porta, Marina guardò stancamente verso destra il via vai di sconosciuti che percorrendo la Lungaretta si disperdevano nei vicoli di Trastevere. Il cielo era terso, l’aria tiepida, il clima festoso e se non fosse stato per il congruo malloppo garantito dagli straordinari col cavolo! avrebbe passato lì l’intera Epifania: anche se dura, il gioco valeva infatti la candela e in fondo i suoi ragazzi erano grandi. Per carità, a dir il vero, magari Gianmarco avrebbe potuto aver bisogno di lei per ripetere qualche lezione poiché andava ancora a scuola, ma Luigi Maria proprio no, se ne sarebbe andato di sicuro a spasso con qualche compagno d’università a curiosare tra musei e mostre d’arte: un vero pozzo di cultura quel ragazzo, il suo orgoglio segreto. Nemmeno Gabriele, ne era stracerta, avrebbe sofferto la sua assenza: capirai, dopo venticinque anni di vita coniugale e quattro di fidanzamento ogni benché minimo straordinario al negozio era per lui come l’ora d’aria del condannato. Con tutto il bene della terra che provava per lei, ne avrebbe approfittato di sicuro per bighellonare in pigiama dentro casa alla ricerca di qualche vite da rinfilare o spigolo da rincollare prima di passare dappertutto l’anticalcare, da sempre sua grande e vera passione. Eh sì, passione! Non c’era termine più adatto, perché Gabriele con l’anticalcare era proprio fissato, lo metteva ovunque, ci avrebbe fatto la doccia da mattina a sera se solo avesse potuto: svitava attento il beccuccio dalla confezione e con minuziosa meticolosità lo passava e ripassava sotto ogni pertugio del gabinetto alla ricerca di qualsivoglia malsana incrostazione. I primi anni di matrimonio Marina li aveva trascorsi passando ore e ore del venerdì o del sabato a ripassare i sanitari con la lente d’ingrandimento nel tentativo di placare la propria conseguente ansia da anticalcare. Poi alla fine aveva rinunciato avendo capito che per Gabriele quella era la maniera per affermare la propria presenza in casa: passare l’anticalcare anche nel bagno più lustro del pianeta era il suo modo per sentirsi parte attiva delle fatiche domestiche ed il suo conclusivo adesso sì che è pulito! lo confermava. E così, smesso di mortificarsene, Marina aveva iniziato a lasciarlo fare, aveva gettato la spugnetta, cessato in assoluto di passare l’anticalcare sia nel gabinetto che in cucina e l’armonia in famiglia regnava sovrana. Oddio, proprio sovrana no; a dirla tutta ne erano successe tante negli ultimi anni, una vera caterva e di quelle che fanno precipitare una famiglia giù nel buio ma lei, anziché giacere immobile sul fondo, aveva saputo sfoderare artigli e coraggio rimboccandosi le maniche per lottare assieme a lui …



