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LUCIO CASTAGNERI Mitografia Galleria Antigallery Roma


COMUNICATO STAMPA → Si inaugura a Roma, a cura di Francesco Ruggiero, Venerdì 9 Marzo 2018 alle ore 19.00 allestita nelle Sale espositive della Galleria Antigallery di Piazza degli Zingari, 3 la Mostra personale di Lucio Castagneri dal titolo Mitografia con il supporto critico di Dario Micacchi, Renato Civello e Carlo Munari. La Mostra sarà visitabile fino al 31 Marzo 2018. Lucio Castagneri nasce a Genova nel ‘47. Laureato in Giurisprudenza, mantenendosi all’Università suonando il saxofono in orchestre di Night Club, ha scelto la via dell’Arte, esponendo i suoi dipinti prima in Italia e in seguito, iniziando presto a viaggiare all’estero, in importanti Gallerie d’Arte in America, conoscendo il Nuovo Mondo, dai panorami tropicali di Porto Rico, alle atmosfere urbane di New York e San Francisco. Espone i suoi dipinti in Italia e all’Estero tra cui in importanti Gallerie d’Arte in America. Ha studiato ancora giovanissimo all’Art Student League di New York con Gustav Rehberger Artista considerato espressionista vulcanico e moderno uomo del Rinascimento e con Lino Bianchi Barrivera alla Scuola della Medaglia del Poligrafico di Stato. Viaggia nei Paesi Scandinavi e attraverso l’Africa arricchendo la sua esperienza visiva di Pittore. Il vissuto si manifesta anche nelle sue opere scritte per il Teatro e nei romanzi ispirati dalle antichità classiche. La critica nazionale e internazionale si è occupata e seguecostantemente del suo percorso artistico. In particolare Dario Micacchi si è espresso affermando che … Lucio Castagneri ha un conto aperto con le memorie esistenziali e culturali. La presenza del passato è ben viva e attiva nel suo lavoro, ma non ha nostalgie per l’antica bellezza chiusa nei musei a far da serbatoio di forme e colori. È un lirico primordiale e autentico, innamorato della vita quotidiana, di quelle cose banali e ordinarie delle quali scriveva Giorgio De Chirico per una Mostra di Giorgio Morandi negli anni venti. E come allora Morandi, sa stupirsi per queste cose ordinarie e scoprirle fondanti il senso della vita, tali da costruirci pittoricamente con estrema naturalezza una mitografia. Sottolinea Renato Civello che … la medietà puntigliosa di Lucio Castagneri ha, per chi sappia leggere bene nelle cose dell’arte, ascendenze classiche; anche se travestita, a volte, fino ai limiti del grottesco, anche se i toccanti problemi del vivere che l’artista ci propone sembrano uscire, qua e là, dal teatrino di un sapiente burattinaio. E si tratta, in effetti, di una classicità niente affatto aulica, non logorata nella usura dei moduli accademizzanti, impostata sulla freschezza sottilmente aggressiva di un anticonformismo gestuale e dinamico. Aggiunge Carlo Munari, che … se, come avverte Roland Barthes, caratteristica del mito è trasformare un senso in forma, direi che Lucio Castagneri può essere considerato essenzialmente un creatore di miti. Dalle molteplici offerte dell’esistenziale egli tende, appunto, a carpire un senso, il significato riposto, l’eco di una verità criptica, e a quel senso, assegnare una divisa formale in grado di trasferirlo in una dimensione senza tempo.  In questa operazione, ovviamente, è implicita la volontà di dissolvere le ombre della contingenza, di abolire le contraddizioni, di ricomporre i dissidi, le caratteristiche cioè del transeunte, per instaurare quella unità che presuppone l’ordine indefettibile, la sovrana armonia.

 


 

LUCIO CASTAGNERI hanno scritto di lui tra gli altri

Vito Apuleo, Ilo Benedetti, Renato Civello, Mario De Candia, Fausto Gianfranceschi, Renato Giordano,  Guido Giuffré,  Domenico Guzzi, Mario Lunetta, Dario Micacchi, Ugo Moretti, Francesco Ruggiero, Carlo Munari, Elio Pecora, Natale Antonio Rossi, Franco Simongini, Duccio Trombadori

 


 

OPERE IN MOSTRA

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