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VALENTINA FARAONE Drops Complesso Monumentale della Badia Grande Sciacca AG


COMUNICATO STAMPA → Si inaugura Sabato 9 Giugno 2018, allestita nel Complesso Monumentale della Badia Grande di Sciacca, la Mostra personale dell’Artista siciliana Valentina Faraone, con la collaborazione di Francesco Ruggiero, dal titolo Drops. La Mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 17:30 fino al 17 Giugno 2018. Le sue Opere sono presenti in diverse Gallerie e Spazi pubblici della Sicilia e della Capitale. Il suo curriculum è ricco di Mostre in Italia e all’estero: Portogallo, Ginevra, Londra, Francia, Roma, Torino, Palermo … e oggi Sciacca, città d’origine. Da sempre interessata a diverse discipline artistiche: Pittura, Fotografia, Design, Modellazione e Grafica. Le sue opere più significative, nelle quali confluiscono tutti i suoi studi, risultano essere le Opere pittoriche, che studia e approfondisce da tempo con importanti risultati. Dieci le Opere in Mostra tra cui: il ciclo di Opere Corpo unico, il dittico Palingenesi e l’Opera inedita  Teschio delle mie brame. Si percepisce senza indugio che l’Artista concepisce la Pittura non come appagamento dell’occhio ma come … un pugno allo stomaco, che arriva diretto inserendosi in una tematica sociologica in cui prevale l’introspezione. Un fluido vitale quello che attraversa e compone i corpi rappresentati, appena intuibili, da qui il titolo Drops, essenza primordiale. Riflessioni pittoriche di una giovane Artista che incontra per caso Zygmut Bauman. Ad incrociare ed attrarre l’interesse di Valentina sono le tesi sostenute in Modernità liquida. La Pittrice scopre così le numerose affinità che legano la sua personale ricerca, alle teorie del celeberrimo sociologo e filosofo. Affinità che confluiscono tutte verso un comune concetto d’identità e di percezione del mondo circostante. Una Realtà liquida, mutevole, inafferrabile, oggi più che mai. Le certezze del passato sono ormai state dissacrate e amalgamate a pulsioni nichiliste, gli individui appaiono come entità disorientate, vaganti in un presente senza nome. La tecnica è quella della monotipia, ormai quasi un tratto identificativo dell’Artista, esplicito riferimento al liquido inteso come materia, fluido che è azzeramento delle distanze, simultaneità. I quadri infatti, sono frutto di un processo pittorico in cui tutto accade durante e velocemente; la monotipia è arricchita da gesti personali lungamente sperimentati ed esercitati e dall’uso attento e controllato dell’impasto pittorico. Il gesto veloce, come tecnica esige, implica l’elemento di casualità che l’Artista gestisce con consapevolezza costante. Il continuo contrasto tra fatalità e libero arbitrio è nella ricerca artistica di Valentina un concetto fondamentale, essenza viscerale del binomio Arte e Vita. Tra i numerosi testi critici riportiamo Indefinibile e conformabile, saggio scritto appositamente per la Mostra dal giovane Critico d’Arte siciliano Anthony Francesco Bentivegna che sottolinea: … Gli individui ritratti in questo ciclo di Opere, sono rappresentati nell’atto di stabilire la propria individualità, e nel farlo, sono soggetti a un’omologazione che rende i loro lineamenti psicosomatici poco chiari, confusi, indefiniti. Questa ambiguità che si proietta nei loro elementi anatomici, confondendoli, li liquefà come nella Scultura di Metardo Rosso (Torino 1858 – Milano 1928), li discioglie nel colore come nelle forme antro-demoniache di Francis Bacon (Dublino 1909 – Madrid 1992) e li edifica in un precario impianto anatomico come nei soggetti di Egon Schiele (Tulln an derDonau 1890 – Vienna 1918) e Georg Baselitz (Kamenz 1938). La costruzione confusa delle figure è la prova tangibile dell’inadeguatezza dell’uomo all’interno di questa società moderna? O come un liquido, cerca di adattarsi al contenitore (società), cogliendone solo gli aspetti meno nobili? Le esecuzioni della Faraone partono dal caos, da una sovrapposizione di materia eterogena di chiazze di colore di diversa densità, circoscritte e ingabbiate parzialmente dalla forma. L’uomo, alieno dalla società, visto come spettro-individuo, si trova in una cella d’isolamento dominata da un’atmosfera cupa e asettica, che cerca di mantenere la propria identità nefasta che lo logora.

Indefinibile e conformabile, dal testo critico, Anthony Francesco Bentivegna scrive, … la teoria filosofica della società liquida di Zygmunt Bauman (Poznań 1925 – Leeds 2017) trova certe analogie nella pittura di Valentina Faraone. La pittrice, in questo ciclo di opere, è testimone del disagio dell’uomo postmoderno risucchiato da una società globalmente consumistica e frenetica. Gli individui ritratti in questi ciclo, sono rappresentati nell’atto di stabilire la propria individualità, e nel farlo,sono soggetti a un’omologazione che rende i loro lineamenti psicosomatici poco chiari, confusi, indefiniti. Questa ambiguità che si proietta nei loro elementi anatomici, confondendoli, li liquefà come nella scultura di Metardo Rosso (Torino 1858 – Milano 1928), li discioglie nel colore come nelle forme antro-demoniache di Francis Bacon (Dublino 1909 – Madrid 1992) e li edifica in un precario impianto anatomico come nei soggetti di Egon Schiele (Tulln an der Donau 1890 – Vienna 1918) e Georg Baselitz (Kamenz 1938). La costruzione confusa delle figure è la prova tangibile dell’inadeguatezza dell’uomo all’interno di questa società moderna? O come un liquido, cerca di adattarsi al contenitore (società), cogliendone solo gli aspetti meno nobili? Le esecuzioni della Faraone partono dal caos, da una sovrapposizione di materia eterogena di chiazze di colore di diversa densità, circoscritte e ingabbiate parzialmente dalla forma. L’uomo, alieno dalla società, visto come spettro-individuo, si trova in una cella d’isolamento dominata da un’atmosfera cupa e asettica, che cerca di mantenere la propria identità nefasta che lo logora. Con la tecnica della monotipia, l’autrice rivendica un’identità soggettiva con il colore, che si allarga a macchia d’olio, fino a dileguarsi in uno spazio. Certo, se avesse voluto spingere ancor più sul pedale dell’acceleratore riguardo la conformabile omologazione, avrebbe utilizzato una tecnica di stampa seriale. Alcune delle tecniche che utilizza nella realizzazione lottano tra di loro per imporre la propria supremazia sulle altre, proprio come gli individui-spettro che lottano contro uno spazio che li ingabbia e li isola dal resto. In futuro, questi corpi indefiniti prenderanno più possesso dello sfondo (finora marginalmente trattato), riuscendo ad evadere da questo scoraggiato isolamento dato da una società liquida? Trovo che l’operato di Valentina Faraone sia in linea con la situazione artistica del nostro tempo: un fenomeno antropologico che vede gli artisti sforzarsi di trovare il proprio linguaggio, assimilando e ripercorrendo le esperienze già confutate dai capiscuola. Ma quale sarà il passo successivo?

 


 

VALENTINA FARAONE CENNI BIOGRAFICI ESPOSIZIONI

Valentina Faraone è nata nel 1984 a Sciacca, in Sicilia. Approfondisce i suoi studi presso la libera Accademia di Belle Arti “R.U.F.A”, di Roma, conseguendo la laurea triennale in Pittura e quella specialistica in Grafica pubblicitaria. Impadronitasi di vari linguaggi artistici coi quali operare, dalla fotografia analogica e digitale, alla grafica d’arte e pubblicitaria, li affronta come un gioco di linguaggi che transitano l’uno nell’altro. Nella fase successiva del suo percorso artistico, studia e reinventa varie tecniche pittoriche del passato scegliendo poi la monotipia come tecnica di partenza, che oggi sente come inizio autonomo e personale della sua ricerca. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero.

2009

Portogallo collettiva di incisioni “Metriz”, 2011 Francia collettiva di pittura “Regart”,2011 Auditorium parco della Musica di Roma, mostra collettiva “Arte e ambiente”. 2012 collettiva fotografica “Io espongo”,  al Pastis di Torino.

2012

in luglio un suo ciclo pittorico è esposto alla BloomsburyArt di Londra e in ottobre alla fiera d’arte contemporanea “The Affordable Art Fair” di Hampstead.

2012

Settembre, espone alla XXXIX Edizione del Premio Sulmona, rassegna internazionale d’arte contemporanea, presieduta da Vittorio Sgarbi.

2013

Personale di fotografia, “Scatti di luce”, sala espositiva Mondadori Multicenter di Palermo, a cura di Francesco Gallo e Tommaso Romano. A Dicembre,espone alla Triennale “Astrattismo e Figurativismo” presso l’Accademia di Romania di Roma.A Novembre partecipa all’evento “Electronic Art Cafe”, collettiva a cura di Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca, ospitata in piazza Farnese, a Roma. 

2014

Nel mese di Gennaio collaborara con Rai Storia alla realizzazione del documentario “ Fantasmi Siriani”, creazione di tavole disegnate a mano. A Febbraio sarà presente alla fiera esclusiva le Plangeoir, a Ginevra, mostra a cura della Kpk Contemporarary Art. A Maggio mostra personale al Museo Palazzo Caccia, Sant’Oreste, Roma, a cura della Galleria Vittoria, presentazione Andrea Romoli Barberini testi DI Ennio Calabria, Luca Lancise. Sempre nel mese di Maggio partecipa, presso lo spazio “Interno 17- Home Gallery”, ad una collettiva a cura di Emanuele Lamaro Roma. A Novembre è presente alla Fiera Cultura e tecnologia di Doha, in Qatar, con alcune sue oper, iniziativa promossa da Only Italia Arte e Cultura, Fondazione Irene Pivetti, e dallo Sceicco Ali Bin Thamer Al Thani.

Dal 20 al 26 Novembre 2014 partecipa al festival internazionale d’Arte “Roma, Capitale dell’Arte e della Cultura (prima edizione), presso la Galleria Agostiniana, a piazza del Popolo.

2015

Nel mese di Marzo espone presso il teatro dei Dioscuri al Quirinale nella collettiva “La mente artistica”, a cura dell’associazione Artisticamente. A maggio espone nella mostra/concorso “Arthug Roma-Cairo” aggiudicandosi il Primo premio e la mostra personale al Il Cairo.

2015

Espone alla collettiva “Villaggio Unrra Casas”, presso il Centro Culturale Aldo Fabrizi, a San Basilio. A maggio espone a Torino “Premio Verdi” nella mostra collettiva itinerante a cura di Alessandro Piccinini. A Ottobre partecipa alla mostra collettiva presso l’Ambasciata Americana a Roma, evento Villaggio Unrra Casas a cura di Alessandro Piccinini. Altre tappe “Il centro Arci Nazionale Malafronte” Roma, la Biblioteca Comunale la Sapienza, Roma, l’Università la Sapienza, facoltà di Ingegneria di Roma

2016

Mostra personale presso l’Ambasciata Americana a Roma

2016

Mostra collettiva a Tel Aviv presso lo spazio Etzaboz.

2017

Macerata mostra collettiva dal titolo Adriatica la via dell’Arte seconda edizione a cura di Francesco Ruggiero. Seguono a Giugno la mostra personale fotografica presso “Le stanze del Leone” a Palermo, dal titolo “Cantastorie” e a Dicembre la mostra collettiva presso Villa Flora a Palermo, evento contro la violenza sulle donne

2018 

A Febbraio/Marzo/Aprile espone sue opere presso “ Palazzetto Mirto a Palermo, organizzata dalla Soprintendenza del mare a cura di Sebastiano Tusa, Alessandra De Caro e Alfonso Lo Cascio. A Giugno Mostra Personale di pittura a Sciacca Sala degli Archi Complesso Monumentale Badia Grande, mostra a cura dI Anthony Francesco Bentivegna. Sempre a Giugno personale di pittura, fotografia e design, progetto della Soprintendenza del Mare a cura dI Alessandra De Caro, al Villaggio Letterario di Punta Spalmatore, Ustica (Pa), mostra a cura della Soprintendenza del Mare. A Luglio mostra personale di Design e Fotografia, “Money Design” presso l’Escape Room Campo dei Fiori a Roma. Ad Agosto partecipa alla mostra-evento collettiva “Ritrovarsi”, sesta edizione a cura di Tiziana Pantaleo. Sempre ad Agosto “Welcome a San Michele”, mostra a cura del Circolo di Cultura di Sciacca AG. A Settembre viene invitata alla mostra collettiva III Millennio Michele, a cura di Francesco Ruggiero. Ne realizza la copertina del catalogo. A Ottobre mostra personale di pittura, titolo “Società Liquida”, presso l’Ospedaletto di Lascari (Pa), a cura di Miriam Cerami. Sempre a Ottobre partecipa alla mostra collettiva “ Marianna Coffa Caruso”, medaglia del Presidente della Repubblica, Real albergo delle povere, a Palermo.

2019

Aprile partecipa alla mostra collettiva “Via Crucis”, a cura di Sandra Tornetta, Spazio Purgatorio Sciacca AG. A Giugno mostra personale “Un nuovo mondo”, a cura di Alfio Borghese, Villa Comunale di Frosinone. A Novembre presentazione calendario Bersaglieri, opera realizzata “Bersagliere” Associazione Nazionale Bersaglieri Generale Ottavio Renzi, Sala Convegno Ufficiali del logistico Pio IX, Roma. Partecipa alla mostra collettiva “I Bersaglieri nell’Arte Contemporanea” Galleria “Area Contesa Arte” a Roma. Sempre a Novembre per il Premio Catel partecipa alla mostra collettiva a cura di Vittorio Sgarbi presso I Musei di San Salvatore in Lauro a Roma. 

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